Progetto per il miglioramento statico, restauro e riuso di "Palazzo Blandini" da adibire a Museo Comunale.
Palagonia |

Progettisti:
Fabrizio Russo


Collaboratori:
Ing. A. Pulvirenti
Arch. G. D'Amico
Arch. E. Butera
Arch. G. Marletta
Ing. G. Parisi
Ing. M. Arcerito
Ing. G. Celona
Ing. L. Finocchiaro
Ing. G. Medulla
Ing. O. Lauricella
Ing. S. Latella
M. Vertillo
M. Noto

Committente:
Pubblico

Categoria progetto:
Restauro e Recupero di Beni di interesse storico-architettonico


Descrizione
Il progetto prevede la ristrutturazione dell’intero immobile al fine di ricompattare la massa muraria attualmente assai disorganica a causa di ripetute modifiche dei volumi originali. Le principali scelte progettuali riguardanti la modifica della attuale conformazione volumetrica dell’edificio derivano dalla lettura storico-morfologica dell’edificio grazie alla quale si è avuto modo di indagare sulla originale conformazione della massa muraria attualmente scomposta in diversi corpi slegati sia sotto l’aspetto funzionale che sotto il profilo strutturale a causa delle diverse quote dei solai (vedi fig. 19). In considerazione di ciò il progetto propone: • un intervento di manutenzione degli ambienti del Palazzo vero e proprio, individuato planimetricamente come “corpo E”, che rappresenta indubbiamente la parte più sana dell’intero immobile, mediante modiche riguardanti l’apertura/chiusura di vani, l’inserimento di un corpo ascensore, la sostituzione della copertura con la stessa geometria di quella attuale ma con l’eliminazione delle spinte sulle pareti perimetrali, ed altri interventi di finitura degli interni e di adeguamento degli impianti, senza alcun mutamento della configurazione fisico-spaziale della fabbrica; • la demolizione del volume di testata al vicolo (corpo “F”) aggiunto in periodo successivo, e la ricomposizione del prospetto laterale del palazzo nella sua interezza (vedi figura 23) prevedendo un ulteriore ingresso/uscita al piano terra dal vicolo; • la scomposizione dei solai in fase di crollo del corpo “D” e la loro ricomposizione alla medesima quota del piano nobile del Palazzo (corpo “E”) come indicato in figura 20; tale configurazione permette il ripristino della continuità tra tutti gli orizzontamenti, attualmente inesistente a causa dei crolli e delle modifiche subite, con sensibile miglioramento della compattezza strutturale dell’edificio in relazione anche ad una eventuale reazione a forze orizzontali derivanti da sisma. Nel corpo “D”, ad entrambi i livelli saranno posizionati i servizi igienici. • la riconfigurazione spaziale del volume originario del corpo “A” prevedendo il mantenimento della parte di terrazza esistente e l’eliminazione della parte di copertura (entrambi in fase di crollo) che permetterebbe la realizzazione di un’unica terrazza posta alla medesima quota del piano primo della restante parte dell’edificio; • la manutenzione dei corpi di fabbrica “B” e “C” senza alterarne la configurazione spaziale, prevedendo la sostituzione della copertura a falde con la stessa geometria di quella attuale ma eliminando le azioni di spinta, e la finitura degli ambienti interni.